Possiamo immaginare la scheda elettronica come il cervello della nostra stampante.
E proprio come il cervello, se non è fatto a dovere funziona male 😀
Sin dagli albori delle stampanti 3D hobbystiche hanno cominciato ad uscire una gran quantità di prodotti diversi, schede elettroniche, hotend, estrusori, etc che funzionavano più o meno bene. Ma solo i migliori tra questi hanno resistito a questo mercato così agguerrito quanto vasto.
Il prodotto che vogliamo analizzare oggi è la scheda elettronica prodotta dalla casa cinese MKS: la base_L. Già dal fatto che sia dichiaratamente cinese farà storcere il naso a molti, ma non è il caso di scandalizzarsi troppo, come in tutte le cose ci sono qualità e qualità, e questa scheda crediamo che sia fatta molto bene.
Non è sicuramente rivoluzionaria (e ce lo conferma il fatto che abbia gli stessi pin della RAMPS 1.4), ma è sicuramente studiata e realizzata con criterio.
Iniziamo con qualche scatto della scheda:
Spiccano subito agli occhi i cinque driver saldati sulla scheda, che è forse la caratteristica principale di questa scheda. Il fatto di averi saldati permette una migliore dissipazione del calore (o meglio, ne viene generato di meno a causa della migliore efficienza dei collegamenti), che permette di non usare sistemi di ventilazione, in quanto la scheda rimane tiepida anche dopo molte ore di utilizzo continuo, il che riduce i rumori durante la fase di stampa.
La connessione al computer avviene tramite una presa USB con connettore femmina type_B (la presa quadrata delle stampanti 2d, per intenderci).
Ha la possibilità di usare 5 motori, che siano essi 3 assi e 2 estrusori o 4 motori per gli assi (2 per l’asse z) e un singolo estrusore. Ad oggi non ci risulta esistano schede di espansione per aumentare il numero di driver disponibili.
E’ presente una uscita di potenza per connettere il piano riscaldato, che porta a 3 il numero di uscite di potenza (2 per gli estrusori e 1 per il piano).
I driver sono degli A4982, driver fissi a 1/16 di microstep, con una capacità massima di 2A per quanto riguarda la corrente.
Qui potete trovare il datasheet del driver: A4982-Datasheet
Anche le piste stampate sono ben dimensionate, segno che la scheda è stata progettata proprio per questo scopo, e realizzata con criterio.
Sono presenti tutti i connettori molex per i dispositivi collegabili che non richiedano potenza, quindi motori, finecorsa, sensori di temperatura, z-probe, sono su connettori, mentre le cartucce da 40W e l’uscita per il piano riscaldato è su morsetti a vite.
Avere una buona scheda elettronica non solo migliorerà l’efficienza generale della stampante, ma permetterà anche di avere stampe di qualità migliore, questo grazie alla migliore gestione dei segnali, siano essi comandi di g-code o di corrente.
E’ perfettamente compatibile con la RAMPS 1.4, e questo fa si che non si debba rivede il firmware per passare da una scheda all’altra (durante la configurazione infatti si dovrà andare proprio a scegliere la mappatura dei pin della RAMPS). Anche il processore è lo stesso di Arduino Mega, ovvero l’ATMEGA2560, il processore a 8 bit diffusissimo sulle stampanti 3D.
La scheda accetta tensioni in ingresso entro il range 12V – 24V, una cosa sicuramente utile che la rende ancora più versatile (il nostro consiglio è quello di usare comunque tensioni il più alte possibile, quindi preferire i 24V ai 12V).
Dopo qualche mese di test possiamo dirci assolutamente soddisfatti del prodotto, anche visto il costo abbastanza contenuto.
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